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L’alimentazione dei sumeri

L’alimentazione dei sumeri





L’alimentazione dei Sumeri
I Sumeri avevano un’ alimentazione molto varia . Questi cibi erano ricavati dall’agricoltura e dall’ allevamento ed erano : grano , orzo , sesamo , legumi come fave ( fagioli verdi e grandi ) piselli e lenticchie , con la farina cucinavano focacce e pane . Coltivavano aglio , cetrioli , alberi da frutto come : datteri , fichi , meli , melograni , noci , peri , albicocchi… . I Sumeri producevano la birra.
Allevavano equini , suini , ovini e bovini da cui ricavavano latte e carne. Mangiavano anche le cavallette!
I Sumeri usavano ben 300 tipi di pane e 100 tipi di minestre. I ricchi andavano a tavola due volte al giorno : la mattina e la sera. I commensali mangiavano cibi serviti in camera , sul divano , all’ingresso e in giardino.
Il cibo fondamentale dei Sumeri poveri era diventata la coltivazione della palma da datteri che era più economica rispetto ai cereali. I datteri erano molto grandi e venivano conservati nel miele come l’uva e i fichi.




Le abitudini alimentari dei sumeri





I Sumeri appresero innanzitutto a tostare i cereali (come l’orzo, il frumento e il miglio e poi a macinarli grossolanamente e a ricavarne polente e in alcuni casi a panificarli.
I primi animali domestici furono le pecore e le capre (che fornivano, oltre alla carne e al latte, anche il vello); seguirono i maiali e da ultimo i bovini (cibo principalmente destinato alle classi superiori).
Non dimentichiamoci che tra le rive del Tigri e dell’Eufrate vi era abbondanza di pesci.
Inoltre i Sumeri conoscevano birra, vino e olio.
Una dieta vegetariana
La dieta dei Sumeri era largamente vegetariana in quanto i bovini erano considerati animali da lavoro e macellati solo al termine della loro vita lavorativa. Il pesce, invece, veniva consumato normalmente.
Delle abitudini alimentari delle genti, che via via popolarono questo territorio, si conosce ben poco; sono rimaste, a testimonianza dei loro usi alcune tavolette scritte in accadico, risalenti al 1700 a.C., attribuite ai Babilonesi.
Su queste tavolette sono incise alcune ricette dei piatti più comuni. Da queste
traspare che si cercava di arricchire le pietanze con piante aromatiche, come samidu, porro, aglio, cipolla, cumino, coriandolo, shuhutinnu e surunno, che ne esaltavano i profumi ed i sapori.
La lavorazione dei cibi era anche dettata dalla necessità di conservarli o di renderli più igienici: la bollitura dei cibi ed in particolare delle carni, che venivano poi per lo più condite con olio di oliva o di sesamo, era molto diffusa. Per dolcificare alcune pietanze si usava il miele e la frutta secca.
Allevamento
I Sumeri allevavano tutte le specie animali: ovini, maiali, asini, bovini da cui ricavano latte; pare che mangiassero anche le cavallette.
Il pane
I Sumeri avevano imparato l’arte della panificazione; usavano circa 100 tipi di pane.
Può darsi che il pane fosse cotto per favorirne la conservazione ed il trasporto.
I Sumeri avevano scoperto, forse casualmente, che la fermentazione di frutta o cereali produceva delle bibite alcoliche dal sapore molto accattivante.
I banchetti
Il cibo veniva usato per rinsaldare legami sociali. I Sumeri organizzavano eventi importanti: matrimoni, costruzioni di templi, vittorie militari, ecc. – celebrati con sontuosi banchetti. Il più memorabile di questi, che durò ben 10 giorni, fu quello offerto nell’870 a.C. dal re Assurnazirpal II nella città assira di Kahlu ai suoi 69517 sudditi per festeggiare la ricostruzione del suo palazzo.
Da graffiti, si vede come gli abitanti della Mesopotamia facessero uso di primordiali utensili da cucina – pentole di terracotta – nonché di macine, per schiacciare i cereali, e di forni. Siccome l’unico utensile usato per tagliare e prendere le porzioni era il coltello, “portare a tavola” si diceva alla lettera “presentare al coltello”. Con tutti i cibi veniva bevuta tanta tanta …. birra. Infatti avevano scoperto il processo di fermentazione.




cibi e bevande





Una dieta vegetariana
La dieta dei Sumeri era largamente vegetariana in quanto i bovini erano considerati animali da lavoro e macellati solo al temine della loro vita lavorativa. Il pesce, invece, veniva consumato normalmente.
Delle abitudini alimentari delle genti, che via via popolarono questo territorio, si conosce ben poco; sono rimaste, a testimonianza dei loro usi alcune tavolette scritte in accadico, risalenti al 1700 a.C., attribuite ai Babilonesi.
Su queste tavolette sono incise alcune ricette dei piatti più comuni.
Da queste traspare che si cercava di arricchire le pietanze con piante aromatiche, come porro, aglio, cipolla, cumino, coriandolo, samidu, shuhutinnu e surunno (quest’ultime 3 erano altre piante aromatiche), che ne esaltavano i profumi ed i sapori.
La lavorazione dei cibi era anche dettata dalla necessità di conservarli o di renderli più igienici: la bollitura dei cibi ed in particolare delle carni, che venivano poi per lo più condite con olio di oliva o di sesamo, era molto diffusa. Per dolcificare alcune pietanze si usava il miele e la frutta secca.
I Magazzini Alimentari
I contadini non potevano tenere la maggior parte del raccolto visto che circa due terzi di questo veniva trasportato nei magazzini del tempio o del palazzo. La torre della ziggurat era utilizzata, oltre che come tempio, abitazione dei sacerdoti, osservatorio astronomico, come magazzino per le provviste alimentari che la popolazione consegnava al re sotto forma di tributo; questo era differente e proporzionale ai beni posseduti (terreni coltivati e numero di greggi).
Oggetto di scambi anche le carni , la selvaggina, il pesce fresco o affumicato o conservato sotto salature. Le tavolette sumeriche ci parlano del fenomeno della salinizzazione, dovuta all’acqua prosciugata, che, evaporando, lasciava il sale sul terreno.
Allevamento
I Sumeri allevavano tutte le specie animali: ovini, maiali, asini, bovini da cui ricavano latte; pare che mangiassero anche le cavallette.
Il pane
I Sumeri avevano imparato l’arte della panificazione; usavano circa 100 tipi di pane.
Può darsi che il pane fosse cotto per favorirne la conservazione ed il trasporto. I Sumeri avevano scoperto, forse casualmente, che la fermentazione di frutta o cereali produceva delle bibite alcoliche dal sapore molto accattivante.
I banchetti
Il cibo veniva usato per rinsaldare legami sociali. I Sumeri organizzavano eventi importanti: matrimoni, costruzioni di templi, vittorie militari, ecc. – celebrati con sontuosi banchetti. Il più memorabile di questi, che durò ben 10 giorni, fu quello offerto nell’870 a.C. dal re Assurnasirpal II nella città assira di Kahlu ai suoi 69517 sudditi per festeggiare la ricostruzione del suo palazzo.Da graffiti, si vede come gli abitanti della Mesopotamia facessero uso di primordiali utensili da cucina – pentole di terracotta – nonché di macine, per schiacciare i cereali, e di forni. Siccome l’unico utensile usato per tagliare e prendere le porzioni era il coltello, “portare a tavola” si diceva alla lettera “presentare al coltello”. Con tutti i cibi veniva bevuta tanta tanta …. birra. Infatti avevano scoperto il processo di fermentazione.
La birra
Le origini della birra, primo esempio di biotecnologia alimentare, sono antiche e risalgono probabilmente a circa 10.000 anni fa, quando l’uomo cominciò a coltivare i cereali.
L’orzo, molto coltivato in tutta la Mesopotamia per la sua maggiore resistenza rispetto agli altri cereali fu impiegato anche per la produzione della primordiale birra, una bevanda più densa rispetto a quella attuale.
Le prime testimonianze nella storia della preparazione di una bevanda simile alla birra da parte dei Sumeri sono datate all’incirca a 6.000 anni fa.
Si narra che il processo di fermentazione fu scoperto per puro caso; sebbene nessuno sappia con precisione come accadde, si suppone del pane o del grano macinato fu lasciato per sbaglio ad inumidire.
Successivamente il pane cominciò a fermentare trasformando la mollica in una pasta inebriante.
Un bassorilievo sumero riporta la descrizione del processo di creazione della birra; si può notare dell’orzo, del pane cotto e successivamente inumidito nell’acqua per formare una poltiglia ed infine una bevanda con la proprietà di “fare stare bene chi la beveva”.
Alcuni test condotti su brocche antiche in ceramica hanno confermato che la birra è stata prodotta per la prima volta circa 10.000 anni fa nell’area dell’attuale Iran, primo processo della fermentazione.
Una tavoletta sumera di 6.000 anni fa che ritrae persone intente a bere una bevanda con cannucce di paglia da una brocca condivisa.
I Sumeri offrivano la birra in dono agli Dei; è stata scoperta una poesia sumera, datata circa 3900 aa. fa, che è un vero e proprio inno alla dea della birra Ninkasi, il cui testo altro non è che la ricetta su come produrre birra a partire dall’orzo per mezzo del pane.